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Trento, 1 febbraio 2015
DIBATTITO POLITICO
NOI, LA GIUNTA E I NECESSARI EQUILIBRI
di Aldo Pompermaier
membro dell'esecutivo dei Verdi del Trentino

dal Trentino di domenica 1 febbraio 2015

Vorrei intervenire sulle recenti frizioni della maggioranza provinciale. In primo luogo perché mi sta a cuore che non ci siano alzate di ingegno di qualche partner che mal digerisce le uscite del presidente Rossi. In secondo luogo perché all'epoca delle primarie e delle successive elezioni io ero presidente dei Verdi, movimento a tutti gli effetti partecipante con la nostra candidata Lucia Coppola alle primarie vinte per poche centinaia di voti da Rossi.

Fu davvero clamoroso quel risultato, frutto di una campagna del Patt a pancia terra e della determinazione del suo rappresentante. Che poi il Pd ci abbia messo del suo, con le fratture interne, comprensibili in un partito di una certa consistenza, sta di fatto che, un partito che si prepara alle primarie con un 22% di consensi perdere il presidente non è cosa da poco, se pensiamo che il Patt di consensi ultimi arrivava all' 8%.

La prima riflessione mi fa dire che se a Trento il Partito Democratico ha rinunciato alle primarie, pur in presenza di forti perplessità sul lavoro di Andreatta da molti esplicate, forse la paura di perdere il sindaco del capoluogo in competizione con un Patt in chiara salute, era tanta.

Tornando alle frizioni di giunta, concordo con Olivi che non è molto elegante da parte di Rossi ricordare la grave sconfitta patita, ma la madre di tutto quello che sta succedendo in giunta parte da lì, anche se si cerca di dimenticare e di ridurre col tempo la ferita che per me è ancora sanguinante all'interno del Pd e dei loro rappresentanti.

È davvero difficile digerire che il maggior partito non abbia un grande elettore da mandare a Roma, come è altrettanto difficile, non poter incidere su scelte strategiche, vedi ospedale Not, senza poter far contare la maggioranza di giunta perché le decisioni debbono passare dall'ok del presidente Rossi.

Una terza riflessione mi viene automatica sentendo tutti questi bisticci. È un caso che da quando non ci sono i Verdi in giunta o in consiglio le fibrillazioni sono all'ordine del giorno? Con Dellai, Pacher ed Andreatta da sindaci, ma anche con Dellai presidente per molti anni in giunta o in consiglio siamo sempre riusciti a dare quell’equilibrio che ora manca.

Certe posizioni sull’ambiente, anche forti come sull'inceneritore non hanno scosso la giunta, anzi, Pacher mi affidò l'importante assessorato all'ambiente nella giunta di Trento pur sapendo la mia posizione contraria all'impianto.

Noi abbiamo sperato fino all'ultimo che Rossi ci concedesse un assessore esterno, oltre che per compensare la nostra lealtà comprovata e faticosa spesso per noi, proprio per portare alla giunta quell'equilibrio, la rappresentanza di una forza minoritaria, che abbiamo ripeto dimostrato nelle giunte precedenti e che ora vediamo soffrire e rincorrersi.

In sintesi si trattava di introdurre "un parafulmine" preparato ed attento, un'attenzione alle molte persone che si vedono da noi rappresentate e da quelle tante che vivono i nostri valori, ma che al momento del voto si disperdono.

Questo è quello che i Verdi potevano e possono dare alla politica. Equilibrio e competenze.

Aldo Pompermaier
membro dell'esecutivo dei Verdi del Trentino

       Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi del Trentino

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